FATTORI DI RISCHIO DEL MELANOMA
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I
fattori di rischio, legati al
comportamento personale, comprendono
l'eccessiva esposizione
solare e l'uso di lampade
abbronzanti, ma soprattutto
le gravi scottature da
raggi solari prima dei 15 anni.
In effetti, numerosi studi hanno
dimostrato come la prevenzione
del melanoma inizi in età
infantile, con le prime esposizioni
solari al mare. Eventi di questo
genere, verificatesi nei primi
anni di vita, sono sufficienti
a produrre un aumentato rischio
di sviluppo di un melanoma. |
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Anche
l'attività lavorativa ha
la sua importanza: coloro che
lavorano all'aperto appaiono esposti
ad un rischio minore, forse per
l'effetto protettivo dell'abbronzatura
prodotta dalla cronica esposizione
alla luce del sole; gli individui
che lavorano al coperto e che
si sottopongono a brevi
ed intense esposizioni solari
sembrano presentare un aumentata
incidenza di melanomi. Sembra
quindi che il danno dipenda dalle
forti esposizioni alla luce solare
con relative "scottature"
riportate soprattutto nei primi
anni di vita, aggravate poi dal
ben noto "buco" dell'ozono
dell'atmosfera, con aumento della
quantità della radiazione
ultravioletta B (UVB) che raggiunge
la superficie terrestre.
I fattori genetici
riguardano i cosiddetti
"fototipi".
Con ciò si intende
precisare il tipo di risposta
della cute quando viene
esposta ai raggi del sole.
E’ noto, infatti,
che il melanoma colpisce
più di frequente
individui di origine caucasica,
di pelle chiara, con capelli
chiari, spesso rossi, con
tendenza all’eritema
solare per una bassa capacità
ad abbronzarsi e con un
numero elevato di nevi.
Vengono normalmente riconosciuti
sei fototipi. Ai due estremi
di questa graduatoria ci
sono gli albini e i negri:
i primi incapaci di sintetizzare
pigmento e pertanto sprovvisti
di ogni protezione all'infuori
dello spessore dello strato
corneo dell'epidermide,
i secondi in possesso di
una protezione integrale
fornita dall'abbondante
quantità di melanina
che blocca le radiazioni
solari.
Una recente classificazione
più completa, aggiunge
altri due parametri: il
colore dei capelli e il
colore degli occhi. Quindi
un soggetto di carnagione
chiara con capigliatura
bionda o rossa ed occhi
azzurri o verdi, con una
pelle difficilmente abbronzabile
e lentigginosa può
vedere aumentato il rischio
di sviluppare un melanoma
del doppio o del triplo
rispetto alla popolazione
con un fototipo più
alto. Sono proprio le esposizioni
intense e intermittenti
alla luce del sole, su cute
non abituata, che aumentano
il rischio di tumore, mentre
un’esposizione costante
e moderata non è
altrettanto rischiosa. |
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Ultimo aggiornamento: 2.2.2006 |
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