PSORIASI: I CONSIGLI

Anche se, come è noto, la psoriasi è una patologia cronica, soggetta a ricadute e quindi uno psoriasico non può essere mai considerato totalmente guarito, la dermatologia ha fatto, negli ultimi anni, enormi passi avanti nella comprensione dei meccanismi che regolano questa malattia ed ha acquisito numerose possibilità terapeutiche che consentono un miglior controllo del problema. Le successive note possono essere di aiuto per le persone affette da psoriasi.

  • Il malato di psoriasi deve scoprire da sé quali sono le condizioni di vita che influenzano la malattia, e se possibile modificare il proprio stile di vita per averne beneficio. Stress, abuso di alcool, fumo, lavori in ambienti malsani, alcuni farmaci, infezioni, mancanza di esposizione solare sono fattori in grado di aggravare la malattia.
    Anche l'aumento di peso può far peggiorare la psoriasi.
  • Fattori scatenanti. E' provato che esistono alcuni fattori in grado di scatenare una psoriasi latente o aggravare una psoriasi in atto. Fra questi citiamo - in quanto indiscutibilmente riconosciuti come tali - lo stress, le escoriazioni e i traumi, alcune classi di farmaci, il clima. A questi si possono aggiungere alcuni "fattori scatenanti individuali", che il paziente imparerà presto a conoscere e di cui è necessario informare il medico curante affinché ne tenga in debito conto nell'impostare o nel controllare una terapia. Infatti talvolta una cura può rivelarsi inefficace propria a causa di un evento stressante verificatosi o a causa della contemporanea assunzione di farmaci - non controllati dal medico - che aggravano la psoriasi.
  • Ansia. Come si è detto l'ansia è spesso presente nel malato di psoriasi, ansia per l'andamento della propria malattia, ansia per doversi mostrare agli altri, ansia - nella tarda primavera - per il sopraggiungere inesorabile della stagione in cui mettere abiti che scoprono gomiti e ginocchia (due sedi in cui è generalmente presente la chiazza psoriasica). L'ansia fa parte dei grande capitolo dello stress che è molte volte il fattore scatenante o l'elemento aggravante della patologia psoriasica.
  • Il malato di psoriasi deve avere molta cura della propria pelle.
    Scarsa igiene, lavori in ambienti polverosi possono portare ad infezioni che possono essere fattore scatenante della malattia. Ferite, graffi e abrasioni possono essere inoltre punto di partenza di nuove chiazze psoriasiche; occorre pertanto evitare dove possibile l'esposizione della pelle a simili rischi. Per lo stesso motivo è bene evitare abiti troppo stretti, lana o tessuti irritanti a diretto contatto con la pelle.
    La pelle dovrebbe essere mantenuta il più possibile pulita (con detergenti non aggressivi) e idratata con creme emollienti allo scopo di prevenire secchezza, prurito, grattamento ed escoriazioni.
  • Autocontrollo. Si intende il processo di valutazione della malattia fatto dal paziente stesso, non autocontrollo nel senso psicologico delle proprie reazioni. Il controllo dei proprio stato, dell'andamento della terapia, dei fatti che avvengono e aggravano o migliorano la sintomatologia, è un elemento fondamentale, tanto che molti specialisti consigliano al paziente psoriasico di tenere un diario su cui annotare gli avvenimenti e la loro ripercussione sulla patologia stessa. Tutto questo ha valore se fatto con la collaborazione del medico curante in quanto l'autocontrollo non deve mai diventare automedicazione: qualunque terapia antipsoriasica, se mal impiegata, diventa inefficace o, peggio, provoca effetti collaterali anche pesanti.
  • Autostima. E' molto importante che il paziente sia cosciente che la psoriasi è controllabile e che può condurre una vita perfettamente normale. A questo proposito è riportato come esempio il caso di una ragazza affetta da psoriasi che è divenuta una famosa modella internazionale!
  • Automedicazione. Evitare di seguire una terapia “consigliata” da amici o vicini di casa non medici, o da altri malati di psoriasi. Ogni malato fa storia a sé e deve seguire solo la terapia prescritta dal medico curante.
  • Il mare fa bene, nel senso che la psoriasi migliora stando al sole ed esponendo alla luce le aree interessate dalla malattia. Inoltre per molti andare al mare equivale ad andare in vacanza, e lo stato di relax e di benessere associato alle vacanze è una delle migliori terapie per la psoriasi. Ciò non significa che il paziente psoriasico debba per forza andare al mare: il sole può essere quello dei laghi, o di montagna, o del terrazzo di casa propria, purché ci sia esposizione delle aree colpite, e purché la villeggiatura sia un momento di relax. Esistono comunque anche casi in cui l’esposizione al sole fa peggiorare la psoriasi!
  • L'impiego di creme idratanti per il viso e per il corpo è sicuramente raccomandato; infatti il mantenimento dell'elasticità della cute contribuisce ad eliminare o quanto meno a minimizzare quelle microlesioni della pelle che spesso sono il primo fattore scatenante per una nuova chiazza psoriasica. Ma anche per la scelta di un'idonea crema idratante è opportuno chiedere consiglio allo specialista.
Ultimo aggiornamento: 27.10.2010
Dr. Franco Paciolla - Ordine dei Medici di Firenze - Iscrizione all'Albo n° 7716
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