ACNE - LE
TERAPIE SISTEMICHE e LE TERAPIE "HIGH
TECH"
ANTIBIOTICI
Gli
antibiotici usati nell’acne
vengono scelti non per la loro attività
antinfettiva, ma antinfiammatoria,
in quanto provocano una inibizione
delle attività enzimatiche
del batterio Propionibacterium acnes
che, a livello delle ghiandole sebacee,
trasforma i grassi provocando notevoli
reazioni infiammatorie.
Sono prescritti da oltre 40 anni con
risultati validi e sicuri. Possono
essere sia topici (applicati cioè
direttamente sulla pelle) sia orali.
Gli
antibiotici orali più
comuni sono le tetracicline
(minociclina, doxiciclina)
a basso dosaggio da assumere
per diverse settimane. L’antibiotico
orale è utile in forme
acneiche da moderate a severe,
qualora non sia efficace un
prodotto topico o quando la
sua applicazione sia particolarmente
complessa (sulla schiena per
esempio), o ancora quando è
alto il rischio di cicatrizzazione.
La somministrazione deve essere
prescritta dal medico, e non
interrotta quando il problema
sia scomparso. Tra gli effetti
collaterali oltre a fenomeni
infiammatori gastrointestinali,
va ricordato il rischio di infezioni
vaginali nonché la diminuita
efficacia dei contraccettivi
orali. Queste terapie devono
essere sospese nel periodo estivo
per la possibile comparsa di
dermatiti legate all’esposizione
al sole.
Di recente introduzione è
la molecola Limeciclina
(Tetralysal) che viene attualmente
considerata la molecola di riferimento
per il trattamento dell'acne
giovanile in cui sia necessaria
una terapia per via sistemica.
Si sconsiglia di utilizzare
insieme all'antibiotico sistemico,
un antibiotico topico. |
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TERAPIE
ORMONALI
L'aumentata produzione
di sebo da iperstimolazione della
ghiandola sebacea da parte di ormoni
androgeni, è il punto di
partenza di tutti i pazienti acneici.
L'obbiettivo della terapia ormonale
è ostacolare l'effetto di
questi ormoni androgeni a livello
delle ghiandole sebacee. Naturalmente
queste terapie sono da utilizzare
solo nella donna.
I farmaci utilizzati sono:
Estrogeni
Antiandrogeni
Contraccettivi orali
Cortisonici
Inibitori del metabolismo androgenico
Agonisti del GnRH
I farmaci più utilizzati
sono i contraccettivi orali,
talvolta combinati con antiandrogeni
(Diane). L’intervento ormonale
è suggerito alle donne quando
il problema sia evidentemente legato
al ciclo mestruale; l’effetto
è quello di diminuire la
quantità di androgeni nell’organismo,
mentre l’azione dello spironolattone
è quella di bloccare l’effetto
del testosterone, la cui iperproduzione
è deleteria per la pelle.
Complessivamente questa azione combinata
ristabilisce l’equilibrio
ormonale e riduce l’acne,
anche se gli effetti non sono visibili
prima dei due, tre mesi.
Gli Inibitori del metabolismo
androgenico, attualmente
non ancora disponibili, potrebbero
essere in futuro i farmaci più
efficaci perchè sarebbero
in grado di inibire la produzione
di androgeni all'interno della ghiandola
sebacea, riducendo quindi la produzione
di sebo.
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ISOTRETINOINA
Un altro derivato della
vitamina A (retinoide) è l’isotretinoina
(Roaccutan - Aisoskin - Isoriac
- Isotretinoina generica)
Il trattamento è stato approvato
dalla FDA statunitense per la terapia
dell'acne nodulo-cistica grave nel 1982.
In Italia è in commercio dal
1989. Dopo 30 anni possiamo dire che
è il farmaco che ha rivoluzionato
la terapia dell'acne.
Attualmente può essere considerato
il farmaco più efficace nelle
forme di acne da moderata a grave,
nei pazienti in cui non sono attivi
gli altri farmaci e quando vi sia un
forte rischio di esiti cicatriziali
(forme nodulari, conglobate e cistiche).
Isotretinoina è il farmaco sebosoppressivo
più efficace oggi disponibile.
Esso riduce le dimensioni delle ghiandole
sebacee fino al 90%, e ne inibisce la
produzione di sebo. Queste modificazioni
del microclima del follicolo determinano
una riduzione della presenza batterica
e quindi inibiscono gli effetti infiammatori.
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Di
solito dopo 4-8 settimane di trattamento
ci si può attendere una riduzione
del 50% delle lesioni pustolose (soprattutto
del viso) che sono le prime a rispondere
al trattamento. I noduli, le cisti
e i comedoni regrediranno più
lentamente (soprattutto le lesioni
del tronco). E' bene ricordare che
dopo circa 4 settimane di terapia
non è raro assistere ad una
riacutizzazione delle lesioni che
comunque poi regredisce spontaneamente.
Non bisogna trascurare i potenziali
effetti collaterali.
Innanzitutto la teratogenicità
ossia difetti nello sviluppo del feto:
quindi è assolutamente necessario
evitare gravidanze durante il periodo
di assunzione del farmaco e per almeno
un mese dopo la sospensione. Quindi
nelle donne in età fertile
la terapia può essere iniziata
dopo aver escluso una gravidanza in
atto ed è necessaria una adeguata
contraccezione.
Nei pazienti di sesso maschile non
esistono rischi in relazione alla
sfera sessuale e riproduttiva.
Altri effetti collaterali riguardano
la secchezza cutanea e in particolare
delle labbra (è sempre bene
consigliare creme idratanti), una
aumentata fotosensibilità (meglio
non esporsi al sole) e sbalzi umorali,
riportati in particolare tra gli adolescenti.
Questi effetti collaterali sono comunque
ben controllabili con una corretta
scelta del dosaggio da parte del dermatologo.
Bisogna raggiungere una corretta dose
cumulativa del farmaco in circa 5-6
mesi di terapia.
E' un farmaco che risolve "definitivamente"
il problema dell'acne nel 70 % dei
casi trattati.
In caso di recidive è possibile
intraprendere ulteriori cicli terapeutici
con isotretinoina.
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GLI
ALTRI RIMEDI
La
ricerca in campo dermatologico
per nuove soluzioni terapeutiche
è in costante evoluzione.
Tra le soluzioni di ultima generazione
vanno ricordate:
TERAPIA CON LUCE PULSATA
Recentemente sono state studiate
e poi realizzate delle apparecchiature
che emettono una potente sorgente
luminosa (una specie di "flash
fotografico") che interagendo
con alcuni prodotti del metabolismo
dei batteri implicati nell'acne,
producono delle sostanze tossiche
per gli stessi batteri, permettendo
così di distruggerli
senza l'utilizzo di farmaci.
Si può agire con successo
in forme lievi e di media gravità.
Sono in genere necessari più
trattamenti a distanza di 7
- 10 giorni uno dall'altro.
LASER TERAPIA
Si utilizzano laser non chirugici
(DYE, KTP, Neodimio) che agiscono
utilizzando come "bersaglio"
delle sostanze (protoporfirine)
che vengono prodotte dai batteri
implicati nella genesi delle
lesioni acneiche. Oltre che
un danno su questi batteri,
vengono colpite anche le ghiandole
sebacee con una conseguente
riduzione della seborrea.
Sono terapie che vengono utilizzate
quando sia impossibile utilizzare
farmaci (gravidanza, allattamento,
resitenza a precedenti terapie
antibiotiche) oppure qundo i
pazienti non vogliono utilizzare
farmaci per via generale.
TERAPIA FOTODINAMICA
Il meccanismo di azione sui
batteri è identico a
quello della Luce Pulsata e
dei Laser. Oltre
alla azione antibatterica si
determina anche un peeling che
migliora l'aspetto globale della
zona colpita. E' un sistema
un po' scomodo per il paziente
perchè il trattamento
necessita di alcune ore per
ciascuna seduta.
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Ultimo
aggiornamento: 17.10.2012 |
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